CURIOSITÀ 🥩
Il nome Kobe deriva direttamente dalla cittadina giapponese famosa per l’allevamento di questo bovino, tuttavia la razza è la Tajima conosciuta anche come wagyu.
Il manzo di Kobe è rinomato per la struttura grassa ben marezzata che, sciogliendosi durante la cottura, rende la carne tenera e saporita.
Le tradizionali tecniche di allevamento prevedono l’uso di musica classica per rilassare gli animali, della birra, che ne stimola l’appetito e il massaggio dei bovini per rilassare i muscoli e rendere omogenea la distribuzione nel muscolo del grasso. Va cotta, possibilmente su una piastra caldissima tagliata fine, meglio se fatta a striscioline in modo che, nella brevissima cottura, il grasso si sciolga e “frigga” la carne.
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De Angelis: la storia della carne e non solo!

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